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Lambrusco: storia, informazioni e curiosità su questo vino rosso frizzante

Il Lambrusco… Un nome che evoca emozioni profonde. È un vino che riempie il cuore di gioia e spensieratezza. Una bevanda che porta con sé la dolcezza della vita e la vivacità di un sorriso.

Il suo colore rubino danza nel bicchiere come un caleidoscopio di emozioni. Le bollicine vivaci risvegliano i sensi, creando un’effervescenza di gioia e festa. Ogni sorso è un’esplosione di gusto, un abbraccio caloroso che accarezza il palato e lascia una traccia indimenticabile.

Se hai deciso di acquistare una buona bottiglia di lambrusco e vuoi sapere tutto su quest’ottimo vino frizzante, allora continua a leggere questo articolo!

Ma partiamo dalle origini: qual è la storia del Lambrusco?

La storia del Lambrusco

Il lambrusco è un vino spumante rosso originario dell’Italia. Le sue origini possono essere fatte risalire all’antica Roma, quando i romani coltivavano la vite lambrusca nella regione dell’Emilia-Romagna, nell’Italia settentrionale.

Il termine “lambrusco” deriva dal latino “labrusca”, che significa “selvaggio” o “ruvido”, facendo riferimento alle caratteristiche dei vitigni utilizzati per produrre questo vino. Nel corso dei secoli, la coltivazione delle viti lambrusche si è diffusa nell’intera regione emiliana, e oggi il lambrusco è considerato uno dei vini più tipici e rappresentativi dell’Emilia-Romagna.

Il lambrusco viene prodotto principalmente utilizzando quattro varietà di uve: lambrusco di Sorbara, lambrusco Grasparossa, lambrusco Maestri e lambrusco Salamino. Queste varietà conferiscono al vino una spiccata acidità, un colore rosso intenso e un sapore fruttato.

Tradizionalmente, il lambrusco veniva prodotto in modo leggermente frizzante o dolce, ma negli ultimi decenni sono state sviluppate anche versioni secche e più complesse. Il metodo di produzione del lambrusco spumante prevede una seconda fermentazione in bottiglia, che conferisce al vino le sue caratteristiche bollicine.

Negli anni ’70 e ’80, il lambrusco ha raggiunto una grande popolarità a livello internazionale, diventando un simbolo dei vini italiani. Tuttavia, negli anni successivi, la qualità del lambrusco è stata spesso associata a prodotti commerciali di bassa qualità eccessivamente dolci. Negli ultimi anni, però, molti produttori si sono impegnati a migliorare la qualità del lambrusco, puntando su versioni più secche, aromatiche e di carattere.

Oggi, il lambrusco è apprezzato sia in Italia che all’estero. Viene spesso consumato come vino da tavola, abbinato a piatti tipici dell’Emilia-Romagna, come tortellini, salumi e formaggi. Inoltre, il lambrusco si presta bene a essere gustato come vino da aperitivo o come accompagnamento per cene informali.

Le origini antiche del lambrusco e la sua continua evoluzione nel corso dei secoli hanno contribuito a renderlo un’icona del patrimonio vitivinicolo italiano e un simbolo dell’ospitalità e della convivialità dell’Emilia-Romagna.

Come viene prodotto il lambrusco?

Come viene prodotto il Lambrusco?

La produzione del lambrusco prevede diversi passaggi che contribuiscono alla creazione di questo vino spumante rosso unico. Ecco una panoramica del processo di produzione del lambrusco:

  1. Vendemmia: La raccolta delle uve lambrusco avviene solitamente tra settembre e ottobre, quando le uve sono mature. La vendemmia può essere effettuata manualmente o meccanicamente, a seconda delle pratiche aziendali e della qualità desiderata.
  2. Pressatura: Dopo la vendemmia, le uve vengono pressate per ottenere il mosto. Durante questa fase, si separa il succo dalle bucce, dai semi e dalle parti solide dell’uva.
  3. Fermentazione: Il mosto ottenuto viene poi trasferito in recipienti di fermentazione, come tini di acciaio inossidabile. Qui, i lieviti naturali presenti nel mosto iniziano la fermentazione, trasformando gli zuccheri presenti nel mosto in alcol. Durante la fermentazione, si sviluppano anche gli aromi caratteristici del lambrusco.
  4. Assemblaggio: Dopo la fermentazione, possono essere effettuati diversi assemblaggi di vini provenienti da diverse varietà di uve lambrusco. Questo processo permette di creare una combinazione equilibrata di caratteristiche aromatiche e di gusto.
  5. Rifermentazione: Per ottenere il tipico effetto frizzante del lambrusco, viene effettuata una seconda fermentazione. Durante questa fase, al mosto base viene aggiunto zucchero e lievito selezionato per innescare la formazione di anidride carbonica. La fermentazione avviene all’interno della bottiglia, creando così le bollicine distintive del lambrusco.
  6. Affinamento: Dopo la seconda fermentazione, il lambrusco viene lasciato maturare in bottiglia per un periodo di tempo variabile, che può andare da qualche mese a diversi anni. Durante questa fase, il vino si affina e sviluppa ulteriormente i suoi aromi e la complessità.
  7. Degorgement e dosaggio: Alla fine dell’affinamento, le bottiglie subiscono il processo di degorgement, durante il quale viene eliminato il sedimento presente all’interno. Successivamente, viene aggiunto il dosaggio, una piccola quantità di zucchero e vino che regola il livello di dolcezza finale del lambrusco.
  8. Imbottigliamento finale: Dopo il degorgement e il dosaggio, le bottiglie vengono sigillate con tappi di sughero o chiusure a corona e sono pronte per essere commercializzate e gustate.

Tutti i tipi di Lambrusco

Esistono diverse tipologie di lambrusco, ognuna con le proprie caratteristiche e stili di produzione. Ecco alcune delle principali tipologie di lambrusco:

  • Lambrusco secco: È la versione più comune e apprezzata del lambrusco. Ha un basso contenuto di zucchero residuo, conferendo al vino un sapore asciutto e fresco. È spesso caratterizzato da un colore rosso rubino intenso, un’acidità vivace e un bouquet aromatico fruttato.
  • Lambrusco amabile: Questa tipologia di lambrusco è leggermente dolce. Ha un livello moderato di zucchero residuo, che bilancia l’acidità e rende il vino più morbido al palato. Il lambrusco amabile è apprezzato per la sua bevibilità e per il suo carattere fruttato e leggermente dolce.
  • Lambrusco dolce: È la versione più dolce del lambrusco, con un alto contenuto di zucchero residuo. Questa tipologia di lambrusco è molto apprezzata per i suoi sapori dolci e avvolgenti, che lo rendono ideale come vino da dessert o da abbinare a piatti dolci.
  • Lambrusco frizzante: La maggior parte dei lambruschi è prodotta in stile frizzante, con bollicine vivaci e persistenti. Le bollicine conferiscono al vino una leggera effervescenza e lo rendono molto piacevole da bere. Il livello di effervescenza può variare da leggero a più intenso, a seconda dello stile del produttore.
  • Lambrusco spumante: Alcuni produttori producono lambrusco in stile spumante, con bollicine più fini e persistenti rispetto al frizzante. Questa tipologia richiede una fermentazione più lunga e una maggiore pressione nelle bottiglie per ottenere una carbonazione più pronunciata.
  • Lambrusco rosato: Oltre al classico lambrusco rosso, esistono anche varianti di lambrusco rosato. Questi vini sono ottenuti utilizzando uve lambrusco a bacca rossa, ma con una breve macerazione sulle bucce che conferisce loro un colore rosato delicato. Il lambrusco rosato può variare da secco a dolce e da frizzante a spumante.

Ogni tipologia di lambrusco ha le sue caratteristiche uniche e può essere abbinata a una varietà di piatti, dalla cucina tradizionale dell’Emilia-Romagna a piatti più leggeri come insalate, antipasti e formaggi.

Il Lambrusco e le sue denominazioni

Il lambrusco è un vino che può essere prodotto in diverse denominazioni all’interno della regione dell’Emilia-Romagna. Ecco alcune delle principali denominazioni del lambrusco:

  • Lambrusco di Sorbara: Questa denominazione è riservata al lambrusco prodotto nella zona di Sorbara, una località nella provincia di Modena. Il lambrusco di Sorbara è noto per il suo colore rosato chiaro, un aroma floreale intenso e una notevole acidità. È spesso considerato il più raffinato e delicato tra i lambruschi.
  • Lambrusco Grasparossa di Castelvetro: Questa denominazione si riferisce al lambrusco prodotto nella zona di Castelvetro, una località nella provincia di Modena. Il lambrusco Grasparossa di Castelvetro è caratterizzato da un colore rosso rubino intenso, una struttura robusta, un sapore leggermente tannico e una buona acidità.
  • Lambrusco Salamino di Santa Croce: Questa denominazione è dedicata al lambrusco prodotto nella zona di Santa Croce, una località nella provincia di Modena. Il lambrusco Salamino di Santa Croce si distingue per il suo colore rosso rubino intenso, un profilo aromatico fruttato e una buona freschezza. È considerato uno dei lambruschi più versatili e ampiamente utilizzati nella produzione.
  • Lambrusco Reggiano: Questa denominazione riguarda il lambrusco prodotto nella provincia di Reggio Emilia. Il lambrusco Reggiano può essere prodotto utilizzando diverse varietà di uve lambrusco, come lambrusco Maestri, Marani e Montericco. È caratterizzato da un colore rosso rubino, un gusto fruttato e una vivace acidità.
  • Lambrusco Mantovano: Questa denominazione si riferisce al lambrusco prodotto nella provincia di Mantova, in Lombardia, ma che si estende anche nella regione dell’Emilia-Romagna. Il lambrusco Mantovano ha un colore rosso rubino intenso, un aroma fruttato e una fresca acidità.

Queste denominazioni rappresentano diverse zone di produzione all’interno dell’Emilia-Romagna e ognuna ha le sue caratteristiche specifiche. È interessante notare che all’interno di queste denominazioni esistono diversi produttori che possono creare lambruschi con profili aromatici e caratteristiche organolettiche leggermente diversi, rendendo ogni bottiglia unica.

Il Lambrusco nell’arte e nella letteratura

Il vino, come simbolo di convivialità e tradizione, ha spesso trovato spazio nell’immaginario collettivo e nella produzione artistica, incluso il lambrusco, con le sue radici nella cultura emiliano-romagnola.

Arte

Il lambrusco è stato rappresentato in diversi dipinti, soprattutto quelli che ritraggono scene di vita quotidiana, banchetti o tavole imbandite. Queste opere d’arte testimoniano l’importanza del vino nella cultura italiana, compreso il lambrusco. Tra gli artisti che hanno ritratto il lambrusco, si possono citare Bartolomeo Passarotti, Vincenzo Campi e Giuseppe Arcimboldo.

Letteratura

Il lambrusco ha ispirato anche poeti e scrittori. Ad esempio, Giosuè Carducci, poeta italiano e vincitore del Premio Nobel per la Letteratura, ha scritto una poesia intitolata “L’Inno a Lambrusco”. Questo componimento celebra la bevanda e il suo legame con la tradizione e la vita contadina.

Il lambrusco appare anche in diversi romanzi e opere letterarie. Ad esempio, nel romanzo “Il nome della rosa” di Umberto Eco, viene menzionato il lambrusco come vino preferito dal personaggio principale, il frate Guglielmo da Baskerville. In questa opera, il vino diventa un simbolo di piacere e sensualità.

Cinema

Anche nel cinema italiano il lambrusco ha avuto la sua rappresentazione. Ad esempio, nel film “Lambrusco” del regista italiano Franco Rossi, il vino diventa un elemento centrale nella storia, mettendo in evidenza il legame tra il lambrusco e la cultura popolare dell’Emilia-Romagna.

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