Lo spumante, con le sue bollicine che mettono allegria, è immancabile per i festeggiamenti e per i brindisi! Ma, in effetti, cos’è lo spumante, e quanti tipi di spumante esistono?
Se vuoi sapere tutto sullo spumante, o se semplicemente stai cercando delle informazioni per capire quale acquistare, leggi questo articolo!
Cos’è lo spumante?
Lo spumante è una tipologia di vino frizzante ottenuto per fermentazione naturale, ma nel quale vi è una più alta concentrazione di anidride carbonica rispetto ai classici vini frizzanti.
Lo spumante è il risultato di una o due fermentazioni naturali, che avvengono per merito di alcuni lieviti anaerobi, i Saccharomyces, che vivono sulla buccia degli acini d’uva. Generalmente, la seconda fermentazione, del vino o del mosto, viene indotta aggiungendo zuccheri e lieviti o mediante il travaso del vino dalle autoclavi dove avviene la fermentazione con l’utilizzo di circuiti in pressione, e tale metodo impedisce la dispersione dell’anidride carbonica.
Gli spumanti possiedono una gradazione alcolica poco elevata e delle caratteristiche organolettiche e gustative uniche, che li differenziano totalmente dagli altri vini, anche da quelli frizzanti. Ciò si deve a vari fattori, come l’origine delle uve, i metodi di fermentazione, la presa di spuma e la maturazione.
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La composizione nutrizionale dello spumante
Lo spumante possiede una gradazione alcolica del 15,3% circa, e per questo tale vino non fa parte della categoria dei super-alcolici, e generalmente contiene pochi zuccheri semplici.
Inoltre, lo spumante è una cosiddetta bevanda vuota, perché non presenta alcun apporto nutrizionale rilevante. Infine, il vino spumante contiene molte meno sostanze fenolitiche antiossidanti dei vini rossi, e per questo non sono di nessuna utilità per l’alimentazione umana.
Lo spumante nell’alimentazione e indicazioni per la salute
Il consumo di spumante è sconsigliato per le persone affette da patologie metaboliche e renali e per le donne in stato di gravidanza. Inoltre, sebbene non sia molto alcolico, lo spumante potrebbe interferire con l’eventuale assunzione di farmaci.
Per gustare lo spumante senza esagerare, la quantità ideale da consumare sarebbe uno o due bicchieri al giorno, cioè circa 125 – 250 ml. Tuttavia, la quantità varia in base all’età e alle condizioni fisiche di chi lo beve.
Infine, per preservare la frizzantezza e le bollicine dello spumante è consigliabile utilizzare un metodo casalingo che consiste nel riporre in frigo la bottiglia aperta con un cucchiaino da caffè inserito nel collo della bottiglia.
La classificazione degli spumanti
Secondo il regolamento n° 607/2009, all. XIV, della Comunità Europea, lo spumante dev’essere classificato in base al residuo zuccherino. Secondo tale metodo di classificazione, le varie tipologie di spumante sono le seguenti:
- Pas dosé o Dosaggio zero, ultra secco, mantiene soltanto l’originaria dolcezza dell’uva
- Extra brut, molto secco
- Brut, secco
- Extra dry, secco morbido e dal gusto lievemente dolce
- Dry o Sec, abboccato, cioè lievemente dolce
- Demi sec, amabile
- Dolce o Doux, dal gusto decisamente dolce
Gli spumanti dolci sono generalmente ricavati dai vitigni aromatici, come ad esempio moscati, malvasie, brachetto e molti altri. Un tipico esempio è l’Asti spumante.
Le tipologie di spumante più diffuse sono i Brut e gli Extra brut, mentre il Demi sec è molto apprezzato in abbinamento ai dolci, soprattutto in abbinamento al panettone o al pandoro per il brindisi di Capodanno.
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