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Pasta integrale: proprietà, benefici e legislazione

Quali benefici apporta alla dieta la pasta integrale? Scopri tutte le sue proprietà e la legislazione che ne regola la produzione

Per gli italiani la pasta è molto più che un semplice ingrediente: è un simbolo, un costume, un elemento che contraddistingue un intero paese e la sua arte culinaria. Frutto di una lunga tradizione artigianale, la pasta è disponibile sul mercato in tanti formati ed è possibile declinarla in moltissime ricette, spesso molto differenti a seconda della regione d’Italia in cui ci si trova.
Nata come prodotto artigianale, oggi la pasta ha subìto un processo di industrializzazione che l’ha reso il prodotto che tutti conosciamo.
Proprio a causa di tale processo industriale, tuttavia, il grano impiegato nella produzione ha subìto negli anni una constante e crescente raffinazione, che però ne riduceva le proprietà nutritive: ecco perché si sta notando nel mercato un crescente utilizzo della pasta integrale, che preserva tutte le parti e le qualità del chicco di grano.

La pasta integrale: com’è fatta?

La pasta integrale è un alimento di origine vegetale ottenuto da un impasto di acqua e di semola integrale di grano duro (Triticum turgidum durum).
A differenza della pasta classica, la pasta cosiddetta “bianca”, nella pasta integrale il chicco di grano viene lavorato senza processi di raffinazione, mantenendo integre tutte le parti del grano – crusca, endosperma e germe – e le relative proprietà.

La pasta integrale è riconosciuta ufficialmente dallo specifico disciplinare di produzione come un prodotto tipico italiano; inoltre, in quanto spesso addizionata in vitamine e sali minerali, può rientrare anche nella categoria dei prodotti dietetici, connotato con la quale è riconosciuta e acquistata anche dagli stessi consumatori.

Per quanto riguarda invece l’aspetto della composizione, la pasta integrale non si differenzia molto dalla pasta bianca raffinata, anche se ne esistono delle variazioni che interessano prevalentemente l’aspetto vitaminico, salinico e del contenuto di fibre. Tuttavia, se si fa eccezione del maggior contenuto di fibre, questo tipo di pasta non presenta particolari ed esclusive proprietà terapeutiche o benefiche.

Vantaggi e benefici della pasta integrale

Come già accennato nei paragrafi precedenti, la raffinazione è un processo che priva il prodotto finale di buona parte delle sue proprietà nutritive: nel caso specifico della pasta bianca, infatti, questa risulta privata di parti importanti del cereale a causa dell’eccessiva raffinazione delle farine.

Mangiando la pasta integrale, quindi, è possibile garantirsi l’assunzione di più nutrienti, in primis delle fibre, indispensabili per il buon funzionamento dell’apparato gastrointestinale e per la riduzione dell’indice glicemico dell’alimento. La pasta integrale, infatti, presenta un contenuto di fibre anche 5 volte maggiore rispetto alla pasta bianca e anche un più elevato apporto lipidico e proteico, nonché una, seppur poco significativa, minore concentrazione di carboidrati.

Tra le sue caratteristiche si evidenziano anche quantità più elevate di vitamine (del gruppo B, come la Niacina, ma anche del gruppo E) e di sali minerali (come magnesio, ferro e potassio). La pasta integrale possiede all’incirca le stesse calorie della pasta bianca, con un carico glicemico quasi identico; tuttavia, presenta un indice glicemico più contenuto, mentre leggermente superiore risulta il suo indice di sazietà. In alcuni casi, inoltre, soprattutto nelle paste integrali per diabetici, l’eventuale aggiunta di inulina tra gli ingredienti conferisce alla pasta integrale proprietà prebiotiche.

Per quanto riguarda invece i benefici per il nostro organismo, la pasta integrale riduce l’assorbimento di grassi e colesterolo, e inoltre l’elevato contenuto di fibre e di altri nutrienti favorisce il benessere intestinale, evita i picchi glicemici e permette di prevenire le malattie cardiache e anche il diabete e il cancro al colon-retto.

Pasta integrale: Legislazione

La pasta integrale è un tipo di “pasta alimentare”, prodotta nel rispetto della disciplina di produzione specifica (DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 9 febbraio 2001, n.187 – Art. 6), che cita:

«È denominato “pasta di semola integrale di grano duro” il prodotto ottenuto dalla trafilazione, laminazione e conseguente essiccamento di impasto preparato esclusivamente con semola integrale di grano duro ed acqua.»

Come scegliere e acquistare la miglior pasta integrale

Nella selezione della miglior pasta integrale, è sempre bene verificare che la farina utilizzata per la produzione della pasta sia vera farina integrale e non farina bianca addizionata di crusca e altri scarti della raffinazione. A indicare che la pasta sia davvero integrale, in ogni caso, è il colore, che dev’essere scuro e uniforme.

Sempre riguardo al grano, è importante valutare che questo sia biologico: parlando di un prodotto integrale, infatti, nella cui produzione non viene scartata nessuna delle sue componenti, è molto importante che questo venga attinto da coltivazioni che non impiegano pesticidi.

Leggi anche: Come scegliere la pasta

Solo utilizzando questi criteri nella selezione della pasta integrale si avrà la certezza di acquistare un prodotto di alta qualità, che ci offrirà il massimo dal punto di vista nutritivo, dei benefici per l’organismo e del gusto del piatto che portiamo in tavola.

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