Scopri quale tipologia di mascherina, tra la chirurgica e quella di tipo FFP2, è più efficace nel proteggere dal rischio di contrarre il virus
Ormai lo sappiamo bene, tra le misure per proteggerci dal Covid, come il distanziamento sociale evitando gli assembramenti e una frequente igienizzazione delle mani, il più importante dispositivo di protezione individuale (dpi) resta comunque la mascherina.
Ma tra le mascherine attualmente in commercio, le due tipologie più utilizzate sono quella chirurgica e quella FFP2: qual è quella più indicata in questo periodo in cui i contagi e i casi positivi sono così altalenanti? Quale protegge meglio e riduce il rischio di contrarre il virus?
Dalla mascherina chirurgica a quella di tipo FFP2
Tra le più utilizzate dall’inizio della pandemia anche perché facili da reperire in farmacie e supermercati, le mascherine chirurgiche ci hanno accompagnato durante tutto il primo periodo pandemico. Ma negli ultimi mesi, al fine di ritornare alla normalità in tutta sicurezza, le mascherine chirurgiche hanno ceduto il passo a quelle di tipo FFP2, e in qualche caso proprio per diretta ordinanza amministrativa.
In ogni caso, vi siete mai chiesti in cosa differiscono le mascherine chirurgiche e le FFP2? L’affidabilità è davvero differente dall’una all’altra tipologia? Continuate a leggere questo articolo e lo scoprirete.
Identikit della mascherina chirurgica
La mascherina chirurgica è quella maggiormente utilizzata ed è facilmente reperibile in farmacie, supermercati e mercerie. È usa e getta e può essere utilizzata per massimo una giornata, dopodiché la sua capacità filtrante decade.
Un limite delle mascherine chirurgiche è quello di proteggere soprattutto verso l’esterno e di essere utili solo se utilizzate da tutti.
Le mascherine chirurgiche bloccano, in uscita, le eventuali secrezioni respiratorie e la fuoriuscita di droplet, le goccioline respiratorie che si emettono starnutendo tossendo o anche solo parlando.
Ma la mascherina chirurgica, per costituire un DPI davvero efficace, deve essere utilizzata in modo corretto: innanzitutto va indossata dopo aver lavato accuratamente le mani e deve coprire completamente naso e bocca; infine, va gettata quando diventa umida o se si pensa sia stata contaminata.
Identikit della mascherina FFP2
Le mascherine FFP2 sono consigliate in luoghi chiusi o affollati e in generale in luoghi ad alto rischio di contagio, perché, contrariamente a quelle chirurgiche, hanno un’alta capacità filtrante sia in uscita che in entrata (la percentuale di quest’ultima è circa del 90% contro il 20% delle mascherine chirurgiche).
Sono costituite da diversi strati di tessuto che filtrano anche gli aerosol, i quali possono veicolare il virus; possiedono anche uno strano filtrante in polipropilene che, creando uno strato di fibre irregolari, intrappola qualsiasi particella, che in questo modo non può fuoriuscire o penetrare attraverso il tessuto.
Anche le mascherine FFP2, in ogni caso, sono monouso e vanno indossate per un massimo di 7-8 ore consecutive.
Nota bene: Per effetto del decreto del 23 dicembre 2021, la mascherina FFP2 è diventata obbligatoria in alcuni luoghi: su tutti i mezzi di trasporto, per accedere a spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nelle sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso o all’aperto. E’ obbligatoria la FFP2 anche su funivie, cabinovie e seggiovie quando nell’impianto ci sono le cupole paravento.
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