Quando si parla di protezione solare, è facile imbattersi in consigli sbagliati, mezze verità o convinzioni radicate che rischiano di compromettere la salute della pelle. “Se ho la pelle scura non mi serve”, “Mi abbronzo, quindi sono protetto”, “Tanto sto sotto l’ombrellone”… sono solo alcuni dei falsi miti che circolano e che, se presi per buoni, possono portare a scottature, macchie e danni cutanei a lungo termine. Sfatando questi luoghi comuni, possiamo davvero prenderci cura della pelle in modo consapevole e sicuro.
L’obiettivo di questo articolo è proprio quello di fare chiarezza sulla protezione solare, partendo dai dubbi più frequenti per arrivare a consigli pratici e scientificamente validi. Perché proteggersi dal sole non significa rinunciare all’abbronzatura, ma imparare a esporsi in modo intelligente. Vediamo insieme quali sono i miti più comuni e cosa funziona davvero per proteggere la tua pelle – al mare, in città e ogni giorno dell’anno.
Mito n.1: “Se ho la pelle scura, non ho bisogno di protezione solare”
Una delle convinzioni più diffuse è che le persone con carnagione scura o olivastra siano naturalmente protette dai raggi solari. È vero che la melanina offre una protezione leggermente superiore rispetto alle pelli chiare, ma non è sufficiente a evitare i danni provocati dai raggi UV. Anche le pelli più scure possono andare incontro a scottature, macchie, fotoinvecchiamento e, nei casi più gravi, tumori cutanei.
Per questo è fondamentale che tutti i fototipi utilizzino una protezione solare, scegliendo la formulazione più adatta al proprio tipo di pelle. Chi ha la pelle più scura può orientarsi su un SPF 30 o superiore, in base all’intensità dell’esposizione. La protezione non serve solo contro l’arrossamento visibile, ma soprattutto per bloccare i danni invisibili che i raggi UVA possono causare in profondità.
Mito n.2: “Con la protezione non mi abbronzo”
Molte persone evitano la protezione solare perché temono che blocchi l’abbronzatura. In realtà, è vero il contrario: un’abbronzatura graduale, ottenuta con l’uso costante di SPF, è più duratura, uniforme e sicura. La protezione solare filtra una parte dei raggi UV, ma non li elimina completamente: permette alla pelle di abituarsi al sole senza subire traumi.
Esporsi senza protezione può causare rossori, spellature e macchie, che rovinano la pelle e rendono l’abbronzatura meno estetica. Inoltre, l’abbronzatura ottenuta senza protezione tende a durare molto meno. Proteggere la pelle non significa rinunciare al sole, ma permettere alla pelle di abbronzarsi in modo sano e progressivo, evitando danni e irritazioni.
Mito n.3: “La crema solare si mette solo al mare”
La protezione solare non è un prodotto stagionale, ma dovrebbe essere un’abitudine quotidiana, proprio come lavare il viso o mettere la crema idratante. I raggi UVA, responsabili dell’invecchiamento cutaneo, sono presenti tutto l’anno, anche nelle giornate nuvolose, in città o al chiuso vicino alle finestre. Per questo motivo è importante proteggersi ogni giorno, soprattutto su viso, collo e mani.
Molte creme viso oggi contengono filtri solari integrati, ma quando si è all’aperto per lunghi periodi è bene applicare un prodotto specifico con SPF almeno 30 o 50, anche se si è solo in città. Il sole non colpisce solo in vacanza: proteggere la pelle ogni giorno aiuta a prevenire rughe, macchie e perdita di tono nel tempo.
Mito n.4: “Se uso un SPF alto, basta metterlo una volta sola”
Uno degli errori più comuni è pensare che una protezione solare con SPF 50 garantisca copertura per tutto il giorno. In realtà, l’efficacia della crema diminuisce con il passare del tempo, a causa del sudore, dei bagni, dello sfregamento con asciugamani o vestiti. Anche la migliore crema solare ha bisogno di essere riapplicata ogni due ore, o anche prima se ci si bagna o si suda molto.
Non è sufficiente nemmeno metterne una piccola quantità: per una protezione adeguata, bisogna usarne la giusta dose, ovvero circa 30 ml per tutto il corpo, pari a una tazzina da caffè. Usare troppo poco prodotto compromette l’effetto protettivo e aumenta il rischio di scottature. La costanza nell’applicazione è la chiave per una vera protezione.
Mito n.5: “Sto all’ombra, quindi non mi serve la protezione”
Stare all’ombra o sotto l’ombrellone riduce l’intensità del sole, ma non elimina completamente l’esposizione ai raggi UV. I raggi si riflettono su superfici come sabbia, acqua, cemento e arrivano comunque sulla pelle, anche se non si percepisce calore diretto. Questo significa che anche quando si sta all’ombra, è necessario utilizzare la protezione solare su tutte le aree esposte.
Anche durante una passeggiata all’aperto, una giornata in terrazzo o una gita in montagna, è importante ricordarsi di applicare la crema e riapplicarla regolarmente. La prevenzione è molto più semplice ed efficace del trattamento di scottature, macchie o rughe causate da un’esposizione non protetta.
Proteggiti nel modo giusto, con i prodotti giusti
Smettere di credere ai falsi miti sulla protezione solare è il primo passo per prendersi davvero cura della propria pelle. Non importa il fototipo, l’età o il luogo in cui ci si trova: proteggere la pelle dal sole è una forma di prevenzione fondamentale, ogni giorno dell’anno. Conoscere la realtà dei fatti aiuta a scegliere in modo più consapevole e ad evitare errori che possono compromettere la salute cutanea nel tempo.
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